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La storia della musica offre numerose prove sulla possibilità di intendere la musica come fenomeno di comunicazione e significazione. In numerose pratiche culturali la musica funziona come segno e ciò rimanda, da un lato, alla sua natura organica, dall'altro, al suo profondo e radicato livello "esistenziale". Negli ultimi decenni è emersa una nuova disciplina nella ricerca musicale e semiotica, e precisamente la semiotica della musica. Uno dei maggiori studiosi di questo nuovo paradigma è Eero Tarasti, grazie anche al progetto internazionale Musical Signification da lui avviato sin dal 1984. Ai giorni nostri, in cui l'analisi e la ricerca sono punti sempre più centrali negli ambiti della educazione musicale, della pratica esecutiva e della composizione, la semiotica musicale è necessaria per chiarire la natura dei fatti musicali e le origini di questi ultimi nella mente umana. Per l'indagine semiotica la musica è ancora un "mistero", come ebbe modo di osservare una volta Claude Lévi-Strauss, ma la musica ci aiuta a comprendere in che modo l'uomo produce i suoi segni e convive con essi nell'universo della semiosi.